Quando portare i bambini dallo psicologo

Chiedersi quando portare i bambini dallo psicologo a volte potrebbe metterti in soggezione. La figura di uno specialista come lo Psicologo però, saprai bene che è molto importante per risolvere alcuni disagi o alcune difficoltà legate alla psiche.

Nonostante ciò, il suo trattamento sanitario viene spesso evitato perché motivo di imbarazzo per noi adulti. Rimangono innegabili, però, i benefici che si possono ottenere, e in campo pediatrico, come il suo intervento possa diventare addirittura risolutivo per il bambino.

La fase della crescita nei bambini è una fase estremamente delicata. Spesso è proprio durante la crescita che possono presentarsi i primi segnali di disturbo emotivo e/o comportamentale.

Tutt’altro che semplici da riconoscere, questi segnali dovrebbero portare all’attenzione dei genitori i quali dovrebbero rivolgersi ad uno specialista: lo Psicologo infantile.

Cosa fa la psicologia infantile

La Psicologia infantile è una branca della Psicologia che studia e si occupa prettamente della vita del bambino nell’età evolutiva, e quindi dalla nascita fino all’adolescenza.

Vengono prese in considerazione ed analizzate tutte le circostanze presenti nella vita del bambino e tutti i fattori che possono influenzare la sua crescita.

La Psicologia infantile forma specialisti che grazie alle loro competenze e conoscenze, potranno essere di supporto a chiunque faccia parte della vita del bambino.

Per esempio, con un bambino che accusa il disturbo dell’apprendimento, anche l’educatore o insegnate, oltre ai genitori, deve sapersi porre nei suoi riguardi nella giusta maniera. 

Nonostante va riconosciuto che non è affatto semplice per un genitore riconoscere se un bambino ha problemi psicologici, ci sono alcuni semplici segnali che potrebbero aiutarlo a capire. 

Per capire dunque se tuo figlio ha bisogno dello Psicologo, dovresti stare attento nell’osservare la sua quotidianità. Alcune delle situazioni più frequenti sono:

  • Chiusura, eccessiva timidezza o apatia;
  • Problemi psicosomatici come fare la pipì a letto, frequenti mal di pancia o mal di testa non dovuti a patologie;
  • Il bambino diventa taciturno, compulsivo o addirittura aggressivo con i bambini e con gli adulti;
  • Iperattività;
  • Difficoltà di apprendimento e/o di inserimento in classe (lentezza nella comprensione del linguaggio o della scrittura, isolamento dai compagni);
  • Deficit dell’attenzione;
  • Disturbi del sonno;
  • Disturbi alimentari;
  • Ansie e paure mai avute prima;
  • Preferire un genitore all’altro;
  • Difficoltà nel pronunciare la “L” e la “R”;
  • Difficoltà nel separarsi da un oggetto.

Se hai il dubbio o la preoccupazione che tuo figlio possa avere bisogno di uno Psicologo, il primo passo da fare è quello di rivolgersi al proprio pediatra di famiglia.

Se anche il pediatra ritiene che possa essere il passo giusto da compiere, allora non resta che dirlo al bambino.

Come per gli adulti e come di buona norma, si parte sempre col dire la verità. In tal modo, il bambino non si sentirà spaesatopreso in giro dai suoi genitori.

Tieni presente che per ogni bambino, per ogni età e situazione, ci sono le rispettive parole giuste da usare.

Ma sostanzialmente possiamo spiegare la figura dello Psicologo come una persona che può aiutare i bambini a risolvere i loro problemi giocando, disegnando e parlando con loro.

Cerca di non trasmettere al bimbo emozioni come paura, ansia e preoccupazione. Mantieni, piuttosto, un atteggiamento “quotidiano”, in modo che il bambino non abbia l’impressione di vederti e sentirsi “diverso”.

Nonostante molti ritengano più utile interfacciarsi direttamente con la famiglia che col bambino, valuta l’ipotesi dello Psicologo infantile se noti in tuo figlio qualcosa che possa destare sospetto.

Col fine unico di accompagnare la crescita del bambino nel migliore dei modi, la figura dello Psicologo infantile non deve dunque spaventare.

È giusto anzi, che venga integrato tempestivamente nella vita del bimbo non appena quest’ultimo manifesti i segnali tipici atti a sottolineare che potrebbe esserci qualcosa da porre ad analisi.

Lascia un commento