Come devono essere smaltiti i rifiuti urbani pericolosi?

Hai mai sentito parlare di rifiuti urbani pericolosi? Non tutta la spazzatura è uguale e alcuni oggetti hanno bisogno di uno smaltimento più particolare per evitare di inquinare l’ambiente. 

Per fare in maniera adeguata la raccolta differenziata è necessario conoscere le norme vigenti anche in materia di rifiuti pericolosi. Ma cos’è che determina se un rifiuto è pericoloso oppure no? In questo articolo scopriremo quali sono i rifiuti urbani considerati pericolosi per l’uomo e per l’ambiente e come smaltirli senza creare danni. 

Rifiuti urbani pericolosi: cosa sono?

Con l’acronimo R.U.P. (rifiuti urbani pericolosi) si vogliono indicare tutti quei rifiuti che pur essendo prodotti a livello civile, contengono delle sostanze pericolose per il pianeta Terra e per noi esseri umani, per questo motivo prima di essere smaltiti devono essere privati di queste sostanze.

Nel nostro paese la normativa 1357/2014 classifica le sostanze pericolose e detta le regole per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di questi rifiuti, che devono essere etichettati come rifiuti pericolosi.

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Rifiuti speciali pericolosi: quali sono?

I rifiuti urbani pericolosi vengono classificati in base alle differenti classi di pericolo, ecco una lista dei principali!

  • rifiuti esplosivi: ovvero sostanze che possono esplodere per effetto della fiamma;
  • rifiuti facilmente infiammabili e infiammabili
  • rifiuti tossici: riguardano tutte quelle sostanze che se inalate o ingerite possono comportare gravi rischi per la salute; 
  • rifiuti corrosivi: comprendono tutti quei preparati che a contatto con tessuti vivi possono corrodere;
  • rifiuti infettivi: derivano da rifiuti sanitari o da sostanze che contengono microorganismi vitali e tossine in grado di causare malattie nell’uomo e in altri esseri viventi; 
  • rifiuti comburenti: questi tipi rifiuti presentano delle sostanze che a contatto con altre sostanze potrebbero scaturire una forte reazione esotermica;
  • cancerogeni: sostanze che se inalate o ingerite possono provocare il cancro o aumentarne l’incidenza. 

In termini più pratici, in questa categoria possono rientrare gli scarti industriali che provengono dalla raffinazione del petrolio e da altri processi chimici. Includono inoltre solventi, oli esauriti, medicinali scaduti e pile esaurite

Codice CER

Lo strumento principale di classificazione dei rifiuti pericolosi a livello europeo è il codice C.E.R. (Codice Europeo Rifiuti), che è composto da 6 cifre che ne definiscono la provenienza, il processo che dovrebbe seguire e il tipo di rifiuto generato. 

Qualsiasi tipo di rifiuto pericoloso è facilmente riconoscibile per via di una R maiuscola nera posta su uno sfondo giallo. 

Come si smaltiscono i rifiuti pericolosi?

Il trasporto e la rimozione dall’area di stoccaggio di questa particolare categoria di rifiuti speciali pericolosi, avviene con mezzi autorizzati al trasporto di questi materiali. Successivamente vengono analizzati per capire in quale impianto dovranno essere stoccati. 

Generalmente in base al numero di rifiuti ogni anno o ogni tre mesi vengono trasportati negli appositi impianti di recupero o smaltimento a seconda della loro pericolosità. 

Dove smaltire i R.U.P.?

Hai dei rifiuti urbani pericolosi da smaltire ma non sai dove portarli? 

Per quanto riguarda i medicinali scaduti puoi recarti direttamente in farmacia dove ci sono gli appositi contenitori. Stessa cosa vale per le pile esaurite, che possono essere gettate nei contenitori appositi in vari supermercati. 

I toner delle stampanti, le batterie degli smartphone o i vecchi elettrodomestici possono essere consegnati ad aziende private che si occuperanno dello smaltimento e dell’eventuale riciclo dei pezzi che possono ancora servire e così via per tutti gli altri tipi di rifiuti. 

In definitiva, questo genere di rifiuti non può essere smaltito nelle comuni discariche ma esistono delle apposite aziende che si occupano del loro smaltimento. Qualora dovessi smaltire un rifiuto urbano pericoloso puoi recarti al tuo Comune di appartenenza o sul sito Web del Comune o delle Regione, dove possono indicarci a quale azienda rivolgerti per smaltire sostanze pericolose.

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